« Le piaceva passeggiare per strada con dei libri sotto il braccio.
Essi rappresentavano per lei ciò che il bastone da passeggio rappresentava per un dandy del secolo scorso.
La distinguevano dagli altri. »
mercoledì 16 settembre 2015
Me before you; Jojo Moyes
Io prima di te — Jojo Moyes
Ho fatto la conoscenza di Lou una sera tardi, in un momento di pura noia. E' facile che, prima di dormire, quando ormai sono sotto le lenzuola, in me nasca il desiderio di finire la giornata con qualcosa di sensato.
La spontanea vivacità con cui questo personaggio è entrato nella mia immaginazione, mi ha stupita. Mi sono ritrovata immediatamente a tifare per lei, a sorridere con lei e covare, ben presto, molta speranza.
Ciò che conquista subito è la capacità dell'autrice di mostrare realisticamente i lati meno belli della vita di Lou, mischiandoli alla sardonica ironia che è difficile non apprezzare.
Il candore e l'ingenuità di Lou, il suo essere senza esperienza, suscitano più di un sorriso, ma la mettono di fronte ad un mondo che esula dal suo piccolo habitat naturale.
Il confronto con la famiglia Traynor è immediato, il che susciterà un sacco di adorabili battutine da parte del padre ( nota d'encomio per la simpatia del personaggio) e della madre. I genitori di Lou sono abituati a considerare la figlia ancora quasi una bambina, nonostante abbia ventisei anni, ma con il tempo e lo scorrere delle pagine, il lettore inizia a sentire che qualcosa di oscuro, segreto, si nasconde dietro i tanti stop che la ragazza si è imposta. Ella, infatti, ha avuto una visione limitata della vita, e in questo senso, Will Traynor ( il personaggio maschile ) è il suo opposto.
Il primo impatto con lui, col suo mondo, è davvero traumatizzante per Lou, e per noi. Si può quasi respirare, riga dopo riga, l'imbarazzo e la sensazione di inadeguatezza che la giovane prova nel vedersi così odiata, rifiutata, da un uomo che non desiderava assolutamente avere una balia. Will sembra odiarla e c'è molto di più, sembra odiare se stesso e tutto ciò che è diventato.
Si tratta di due personaggi che, meraviglia delle meraviglie, hanno dei tratti in comune pur essendo completamente differenti. Entrambi si sono spenti, ma per motivi diversi.
Ciò che ho davvero apprezzato, e me ne rendo conto ragionando, scrivendo, è il cambiamento della protagonista e che questo sia così intenso, palpabile. Lei non solo impara a considerarsi indispensabile, autorevole, ma rende questo cambiamento visibile anche agli altri. In poche parole, colei che era rimasta una bambina per tanto tempo, e non per sua colpa, impara a spiccare il volo.
E' entusiasmante assistere alla nascita, crescita, del rapporto tra i due. Viene consolidato pezzo per pezzo, ed è come se noi potessimo osservarli, vederli rincorrersi e allontanarsi e poi ancora tornare a scoprirsi, comprendersi, accettarsi.
Qualche volta ho pensato a Lou come alla bella addormentata; si tratta di una favola moderna, però, in cui le illusioni non sono mai stucchevoli e mai gravano sulla lucidità del lettore. La verità è sempre dietro l'angolo e fa dolere il cuore. Ciò che è vicino, a mio parere, alla favola, è che Will ha il potere di risvegliare Lou e tirarla fuori dalla sua inerzia. Lei non leggeva, ammette di non avere quasi mai avvicinato un libro negli ultimi sei anni; non si è mai interessata alla musica, ai viaggi, al proprio futuro. Insomma, ciò che appare chiarissimo, sin dall'inizio, sia a Will che a noi, è che Lou ha interposto tra se stessa e il mondo una grande porta e che non ha mai pensato di aprirla. Ha chiuso la porta e si è dimenticata di essa; ha dimenticato il mondo e quindi anche la possibilità di crescere.
Questo mi ha fatto riflettere molto; mi ha fatto anche pensare a quanto noi tutti possiamo finire per metterci da parte, solo per abbracciare l'abitudine, dimenticando il viaggio.
Sebbene Will sia solo l'ombra dell'uomo che era un tempo; un uomo ormai solo riflesso nelle fotografie che un giorno, in preda alla furia, distrugge, non è difficile cogliere, guardandolo con gli occhi di Lou, quello che un tempo è stato.
Ho apprezzato veramente tanto il modo coerente con cui il personaggio di Will è stato sviluppato. Pur avvicinandosi a Lou e, palesemente, innamorandosi di lei, non stravolge le proprie decisioni. Amo i personaggi con caratteri forti, con spiccato senso dell'umorismo, e in questo libro ho trovato pane per i miei denti.
Ci sono tanti bei momenti; ci sono momenti che ci fanno veramente rendere conto di cosa sia importante nella vita. Leggendo ci chiediamo cosa sarebbe meglio accettare, cercare, per poterci meglio nutrire spiritualmente e rendere felici.
Le ripete lui, instancabile, ed è impossibile non rendersi conto che al pari di lei, che ha fatto della propria vita una missione per salvarlo, anche lui si sta adoperando per aiutarla, migliorarla, e farla uscire dal suo guscio.
Bellissime, ricche di brio, d'emozione, le loro avventure. Lou e Will si allontanano dal loro campo base, man mano che il tempo passa ( i terribili sei mesi che lei conteggia con tanto di calendario ) e così gli orizzonti di lei si ampliano, lo sguardo di lui si avvicina sempre di più a quella ragazza con la parlantina che lo sta conquistando e che gli ha imposto la sua presenza fino a rendersi piacevole. Poi desiderata. Poi indispensabile.
Ho amato tutto il romanzo ed è difficilissimo, per me, segnalare alcune parti oppure estrapolare delle citazioni. Mi capita raramente di lasciarmi catturare da una trama in questo modo e - si! Avevo stabilito con il libro un rapporto d'amore; mi seguiva ovunque e lo tenevo in braccio come un bambino, curiosa e spaventata di scoprire cosa sarebbe successo nella pagina successiva.
Il tema della malattia, in questo caso una malattia molto grave, degenerativa, va di pari passo con quello ancora più difficile del suicidio assistito. Lo ammetto, prima di leggere Me before you non ne avevo mai sentito parlare, e ho avuto dei giorni davvero bui pensando a quanto la vita di un uomo possa cambiare, distruggersi, e non ritornare più come era prima.
Alla fine di questa recensione, mi sento di consigliare questo libro a tutti. Non è affatto una delle solite storie d'amore, ma io la ritengo una storia di vita. Si tratta di un libro che non vi lascerà mai del tutto; si tratta di una storia che vi terrà per mano e per cui spasimerete, pregherete, fino alla fine. Me before you è quel genere di libro che potrete arrivare a considerare un bel dono, perché trovare una storia da amare, dei personaggi in cui identificarsi, non è mai scontato e mai fuori di moda.
Piangerete molto, è chiaro, e forse vi verrà voglia di tatuarvi una piccola ape sulla pelle. E allora? Sarete molto più ricchi di prima; sarete in lacrime, ma ( forse non subito ) sorriderete. E quando vi verrà voglia di andare al Cafè Marquis in Rue Des Francs Bourgeois, a Parigi, scrivetemi che magari andiamo insieme a prendere un grande café crème. L'importante, nella vita, è "Semplicemente, vivere"
Busy Bee
Titolo: Io prima di te ( Me before you)
Autrice: Jojo Moyes
Editore: Mondadori
Prezzo: 13,00
Pagine: 390
Trama
A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.
Recensione di Busy Bee
Non è un caso se ho deciso di inaugurare il blog con una recensione su Me before you. Il nome che ho scelto è lo stesso con cui si firma, su di un blog, la protagonista del libro: Busy Bee.
Ecco, forse questo tradisce le mie intenzioni, ma sarà evidente sin dalle prime righe della recensione quanto mi è piaciuto questo libro.
Come si fa a parlare bene, schematicamente, di quanto abbiamo amato un libro?
Anche se è piuttosto difficile, questa volta, prometto di mettere da parte la mia vena romantica un filo pronunciata ( o sarebbe meglio chiuderla in un pozzo pieno delle mie lacrime ) per cercare di dare un senso ad una marea di pensieri che ho serbato per troppo tempo.
E' fondamentale una premessa, non ho mai amato i libri romantici. Le storie dove lei incontra lui e così da un senso alla sua vita, non mi hanno mai presa e affascinata. Forse il mio problema è che non credo alle storie con un facile Happily Ever After. Invece ho sempre amato i classici e da un po' di tempo sto ampliando i miei orizzonti con il genere distopico.
Se anche voi, come me, odiate le storie piene zeppe di cliché, e invece avete un debole per i personaggi un po' pungenti, ironici, con quel British humour mai di troppo, allora ci sono ottime possibilità perché possiate adorare Me before you.
Prima d'ora non avevo mai letto nulla dell'autrice inglese Jojo Moyes, ma devo ammettere che mi ha stupito. Esprimendo un giudizio sul suo stile di scrittura, senza ancora tirare in ballo la trama, posso dire di essere assolutamente entusiasta. Credo abbia il dono di rappresentare, in modo intrigante, spigliato, praticamente qualsiasi situazione; non mi sono mai sentita annoiata, leggendo, e anzi non riuscivo a smettere la lettura.
La narrazione è scorrevole, il che non guasta mai, e tutto è pervaso da una ironia assolutamente adorabile. La Moyes ha la capacità di rendere interessanti, fascinosi, i personaggi, e non solo quelli che sono i protagonisti. Questa è una dote che non tutti gli scrittori posseggono ed è apprezzabile, visto che rende la scrittura godibile. Mi sono ritrovata molto spesso a provare affetto anche per gli altri, per madri, padri e fratelli, cosa che non capita spesso, e a tifare affinché anche le loro storyline fossero compiute appieno.
Una delle carte vincenti del romanzo è, sicuramente, la bravura con cui l'autrice mischia la commedia al dramma. La parte profondamente triste è, al contempo, molto ben strutturata; il modo realistico con cui sono costruiti i fatti non viene mai meno e la caratterizzazione dei personaggi non è scontata. Il tema dalle malattia non viene trattato con superficialità, ma sviluppato in modo da rendere partecipe il lettore.
E' importante, in una storia del genere, non perdere mai di vista quelle che sono le parti fondamentali della trama, e purtroppo in alcune letture assolutamente da cancellare, da me prontamente cestinate, ho notato lacune non perdonabili in questo senso.
Immergendosi nel romanzo, nella storia, nei personaggi, si viene sopraffatti dai sentimenti che Lou prova. Non trovo termini più adeguati per descrivere ciò che accade, al lettore, quando si abbandona sinceramente alla lettura di questo libro. E' come se, seguendo la corrente degli avvenimenti, la trama possa conquistare pezzo dopo pezzo il cuore di chi legge.
Si tratta di intraprendere un percorso; siamo noi che ci innamoriamo, insieme alla dolce e pasticciona Lou, e che facciamo di tutto per diventare indispensabili.
Se ogni libro è una sorta di missione, allora questo rappresenta in pieno un viaggio. Iniziate a leggere e non vorrete mai che questo viaggio giunga al termine. Rimarrete affascinati, ammaliati dal modo in cui la protagonista cambia, matura, e di come questo cambiamento sia palpabile. La Moyes ha creato dei personaggi davvero vividi, intensi, che non rimangono mai statici e in cui è possibile riconoscersi.
Quanti di noi non si sono mai sentiti rinchiusi in un mondo troppo piccolo, ad esempio?
Le tematiche del libro sono molto serie, certo, ed il protagonista maschile è un uomo costretto su una sedia a rotelle. Nonostante questo, e nonostante il finale, io credo che tutto il libro sia un inno alla vita. La vita di Lou, che sta sbocciando, nonostante il suo amore stia morendo. Ma prima di morire c'è la vita, ci deve essere in una forma o l'altra, in una dimensione o l'altra.
E se siete fans di Game of Thrones, vi ricorderete il celebre scambio di battute tra John Snow e la sua Ygritte, piuttosto calzante.
"Se moriremo moriremo. Ma prima vivremo."
Ho fatto la conoscenza di Lou una sera tardi, in un momento di pura noia. E' facile che, prima di dormire, quando ormai sono sotto le lenzuola, in me nasca il desiderio di finire la giornata con qualcosa di sensato.
La spontanea vivacità con cui questo personaggio è entrato nella mia immaginazione, mi ha stupita. Mi sono ritrovata immediatamente a tifare per lei, a sorridere con lei e covare, ben presto, molta speranza.
Ciò che conquista subito è la capacità dell'autrice di mostrare realisticamente i lati meno belli della vita di Lou, mischiandoli alla sardonica ironia che è difficile non apprezzare.
- Quando il nonno aveva iniziato la convalescenza dopo l'ictus, non era in grado di fare nulla da solo. Era la mamma che provvedeva a tutto. "Tua madre è una santa" sosteneva papà, il che ai miei occhi significava che lei gli puliva il sedere senza scappare di casa urlando. -Le avventure della giovane disoccupata, la portano presto a sperimentare un sacco di terribili esperienze lavorative finché, con molta sorpresa dei parenti, non ottiene il posto come badante di un uomo disabile.
Il candore e l'ingenuità di Lou, il suo essere senza esperienza, suscitano più di un sorriso, ma la mettono di fronte ad un mondo che esula dal suo piccolo habitat naturale.
- "Dovrei... portare una divisa?" "No, assolutamente nessuna divisa." Lanciò un occhiata alle mie gambe. "Anche se sarebbe opportuno che indossasse... qualcosa di un po' meno scosciato." -
Il confronto con la famiglia Traynor è immediato, il che susciterà un sacco di adorabili battutine da parte del padre ( nota d'encomio per la simpatia del personaggio) e della madre. I genitori di Lou sono abituati a considerare la figlia ancora quasi una bambina, nonostante abbia ventisei anni, ma con il tempo e lo scorrere delle pagine, il lettore inizia a sentire che qualcosa di oscuro, segreto, si nasconde dietro i tanti stop che la ragazza si è imposta. Ella, infatti, ha avuto una visione limitata della vita, e in questo senso, Will Traynor ( il personaggio maschile ) è il suo opposto.
Il primo impatto con lui, col suo mondo, è davvero traumatizzante per Lou, e per noi. Si può quasi respirare, riga dopo riga, l'imbarazzo e la sensazione di inadeguatezza che la giovane prova nel vedersi così odiata, rifiutata, da un uomo che non desiderava assolutamente avere una balia. Will sembra odiarla e c'è molto di più, sembra odiare se stesso e tutto ciò che è diventato.
Si tratta di due personaggi che, meraviglia delle meraviglie, hanno dei tratti in comune pur essendo completamente differenti. Entrambi si sono spenti, ma per motivi diversi.
Ciò che ho davvero apprezzato, e me ne rendo conto ragionando, scrivendo, è il cambiamento della protagonista e che questo sia così intenso, palpabile. Lei non solo impara a considerarsi indispensabile, autorevole, ma rende questo cambiamento visibile anche agli altri. In poche parole, colei che era rimasta una bambina per tanto tempo, e non per sua colpa, impara a spiccare il volo.
"Sembra proprio che la nostra Lou stia crescendo."Molto intuitivo, spesso profetico, il papà di Lou, esprime ad alta voce, durante la festa di compleanno della figlia, quelli che sono i pensieri di noi lettori.
E' entusiasmante assistere alla nascita, crescita, del rapporto tra i due. Viene consolidato pezzo per pezzo, ed è come se noi potessimo osservarli, vederli rincorrersi e allontanarsi e poi ancora tornare a scoprirsi, comprendersi, accettarsi.
Qualche volta ho pensato a Lou come alla bella addormentata; si tratta di una favola moderna, però, in cui le illusioni non sono mai stucchevoli e mai gravano sulla lucidità del lettore. La verità è sempre dietro l'angolo e fa dolere il cuore. Ciò che è vicino, a mio parere, alla favola, è che Will ha il potere di risvegliare Lou e tirarla fuori dalla sua inerzia. Lei non leggeva, ammette di non avere quasi mai avvicinato un libro negli ultimi sei anni; non si è mai interessata alla musica, ai viaggi, al proprio futuro. Insomma, ciò che appare chiarissimo, sin dall'inizio, sia a Will che a noi, è che Lou ha interposto tra se stessa e il mondo una grande porta e che non ha mai pensato di aprirla. Ha chiuso la porta e si è dimenticata di essa; ha dimenticato il mondo e quindi anche la possibilità di crescere.
Questo mi ha fatto riflettere molto; mi ha fatto anche pensare a quanto noi tutti possiamo finire per metterci da parte, solo per abbracciare l'abitudine, dimenticando il viaggio.
Sebbene Will sia solo l'ombra dell'uomo che era un tempo; un uomo ormai solo riflesso nelle fotografie che un giorno, in preda alla furia, distrugge, non è difficile cogliere, guardandolo con gli occhi di Lou, quello che un tempo è stato.
- Notai che sembrava determinato a non somigliare neanche lontanamente all'uomo che era stato. -
- Non era stata la vista della schiena nuda di Will a turbarmi, seppure esile e piena di cicatrici, e nemmeno lo sguardo vagamente irritato del medico, lo stesso che Mrs Traynor mi rivolgeva ogni giorno facendomi capire che ero sempre la solita idiota maldestra, anche se guadagnavo più di prima. No, erano state le tracce violacee che segnavano i polsi di Will, le lunghe cicatrici dentellate che non potevano essere nascoste, nonostante Nathan si fosse affrettato ad abbassargli le maniche. -
Ho apprezzato veramente tanto il modo coerente con cui il personaggio di Will è stato sviluppato. Pur avvicinandosi a Lou e, palesemente, innamorandosi di lei, non stravolge le proprie decisioni. Amo i personaggi con caratteri forti, con spiccato senso dell'umorismo, e in questo libro ho trovato pane per i miei denti.
Ci sono tanti bei momenti; ci sono momenti che ci fanno veramente rendere conto di cosa sia importante nella vita. Leggendo ci chiediamo cosa sarebbe meglio accettare, cercare, per poterci meglio nutrire spiritualmente e rendere felici.
- Sapere è potere, Clark. -
Le ripete lui, instancabile, ed è impossibile non rendersi conto che al pari di lei, che ha fatto della propria vita una missione per salvarlo, anche lui si sta adoperando per aiutarla, migliorarla, e farla uscire dal suo guscio.
Bellissime, ricche di brio, d'emozione, le loro avventure. Lou e Will si allontanano dal loro campo base, man mano che il tempo passa ( i terribili sei mesi che lei conteggia con tanto di calendario ) e così gli orizzonti di lei si ampliano, lo sguardo di lui si avvicina sempre di più a quella ragazza con la parlantina che lo sta conquistando e che gli ha imposto la sua presenza fino a rendersi piacevole. Poi desiderata. Poi indispensabile.
Ho amato tutto il romanzo ed è difficilissimo, per me, segnalare alcune parti oppure estrapolare delle citazioni. Mi capita raramente di lasciarmi catturare da una trama in questo modo e - si! Avevo stabilito con il libro un rapporto d'amore; mi seguiva ovunque e lo tenevo in braccio come un bambino, curiosa e spaventata di scoprire cosa sarebbe successo nella pagina successiva.
- E poi, mentre la pista si svuotava per qualche istante in attesa del ballo successivo, mi trovai a chiedergli: «Che ne dici, Will? Mi fai fare un giro?». «Che cosa?» «Coraggio. Diamo a questi stronzi qualcosa di cui parlare.» (…)Non gli diedi scelta. Mi sedetti con cautela in grembo a lui e gli allacciai le braccia intorno al collo per tenermi salda. Will mi guardò negli occhi per un istante, come se stesse pensando se poteva respingermi oppure no. Poi, a sorpresa, dirottò la carrozzella verso la pista, e cominciammo a muoverci descrivendo piccoli cerchi sotto le luci scintillanti delle sfere specchiate.
Mi sentivo molto impacciata e leggermente euforica nello stesso tempo. Ero seduta in una posizione che aveva fatto salire il mio abito a metà coscia.
«Lascialo stare» mi sussurrò Will all'orecchio.
«Questo è...»
«Coraggio, Clark. Non mi deludere proprio ora.» -
Il tema della malattia, in questo caso una malattia molto grave, degenerativa, va di pari passo con quello ancora più difficile del suicidio assistito. Lo ammetto, prima di leggere Me before you non ne avevo mai sentito parlare, e ho avuto dei giorni davvero bui pensando a quanto la vita di un uomo possa cambiare, distruggersi, e non ritornare più come era prima.
- «Ssh. Ascolta. Proprio tu, ascoltami. Questa... stasera... è la cosa più meravigliosa che avresti potuto fare per me. Quello che mi hai detto, quello che hai fatto portandomi qui... Sapere che, in qualche modo, da quel terribile stronzo che ero all'inizio tu sia riuscita a recuperare qualcosa da amare è stupefacente per me. Ma...» sentii le sue dita stringersi intorno alle mie «... ho bisogno di finirla qui. Basta sedia. Basta polmonite. Basta braccia e gambe che mi bruciano. Basta dolore e spossatezza, e basta svegliarmi al mattino con il desiderio che la giornata sia già finita. Quando torniamo, andrò lo stesso in Svizzera. E se tu mi ami davvero come dici, Clark, la cosa che mi farebbe felice più di ogni altra sarebbe che tu mi accompagnassi.» -
Alla fine di questa recensione, mi sento di consigliare questo libro a tutti. Non è affatto una delle solite storie d'amore, ma io la ritengo una storia di vita. Si tratta di un libro che non vi lascerà mai del tutto; si tratta di una storia che vi terrà per mano e per cui spasimerete, pregherete, fino alla fine. Me before you è quel genere di libro che potrete arrivare a considerare un bel dono, perché trovare una storia da amare, dei personaggi in cui identificarsi, non è mai scontato e mai fuori di moda.
Piangerete molto, è chiaro, e forse vi verrà voglia di tatuarvi una piccola ape sulla pelle. E allora? Sarete molto più ricchi di prima; sarete in lacrime, ma ( forse non subito ) sorriderete. E quando vi verrà voglia di andare al Cafè Marquis in Rue Des Francs Bourgeois, a Parigi, scrivetemi che magari andiamo insieme a prendere un grande café crème. L'importante, nella vita, è "Semplicemente, vivere"
Busy Bee
Curiosità.
E' già stato girato un adattamento cinematografico di Me before you e il film uscirà a settembre dell'anno prossimo. Io non vedo l'ora di vederlo, non vedo l'ora di amare questo film anche perché è stata la stessa Jojo Moyes a curarne la sceneggiatura. Ho molte aspettative anche perché ci sono Sam Claflin ( Will ) e Emilia Clarke ( Lou ) e io li adoro!
![]() |
| Jojo Moyes con Sam Claflin sul set |
Aspettando il seguito.
Si, l'autrice, nonostante Me before you sia un libro auto conclusivo, ha scritto un seguito. "After you" dovrebbe essere pubblicato a breve anche in Italia. Sono molto curiosa e spaventata, ma non vedo comunque l'ora di averlo sotto mano!
Foto del libro "Me before you" by Busy Bee. ©
Iscriviti a:
Commenti (Atom)


